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Matteo, Italian radiographer in Switzerland, 05-02-2016

Un anno fa stavo cercando lavoro all'estero, perchè in Italia non avevo un lavoro fisso e perchè volevo farmi un'esperienza oltralpe, in modo da allargare il mio bagaglio culturale e le conoscenze personali. Ho iniziato inviando e-mail a diversi ospedali e cliniche in Germania ed in Svizzera, ed alla società di recruitment IRIS.
In questo modo sono entrato in contatto col signor Dames, una persona squisita, con la quale ho subito avuto un colloquio via Skype: abbiamo parlato soprattutto in inglese, perchè il mio livello di tedesco era scadente, e mi ha chiesto un po' di informazioni riguardo le mie precedenti esperienze lavorative e riguardo le mie ambizioni future. Mi ha consigliato di migliorare il mio livello di conoscenza della lingua tedesca, cosa che ho messo in pratica fin da subito.
Dopo due mesi abbiamo avuto un altro colloquio, ma nel frattempo mi avevano chiamato dall'azienda ospedaliera di Treviglio (BG), dove ho lavorato per quattro mesi e mezzo, quindi abbiamo deciso di aspettare un po' di tempo.
A maggio, il signor Dames è venuto a trovarmi a Treviglio, perchè era nei dintorni: abbiamo preso un caffè, parlando sia inglese che in tedesco. Ovviamente non ero molto preparato col tedesco e in seguito a ciò mi sono messo a studiarlo tutti i giorni. In questo colloquio mi ha proposto alcuni posti vacanti in Svizzera, sottolineando che dovevo migliorare ancora la mia conoscenza della lingua, cosa fondamentale per lavorare qui in Svizzera, dove tra l'altro parlano lo svizzero, che è diverso dal tedesco ufficiale parlato in Germania. Uno dei posti che mi ha presentato è stato quello dove lavoro adesso, ossia come tecnico di radioterapia al Paul Scherrer Institute: di conseguenza, mi ha messo in contatto con questo centro di ricerca a livello internazionale, dove si effettua la radioterapia con protoni.
Ho avuto da prima un colloquio via Skype coi direttori e con la responsabile dei tecnici di radiologia, ai quali sono stato piaciuto. Di seguito, sono stato invitato per dei colloqui di persona, da svolgere sempre con le solite persone.
Superato questi colloqui, ho iniziato il periodo di prova di tre mesi (prorogabile a sei): non è stato facile perchè era tutto nuovo. Non conoscevo bene la lingua (avevo un livello A2), non conoscevo l'ambiente e il modo di lavorare: insomma, era una vita completamente nuova. Ciononostante la Svizzera mi è piaciuta fin da subito: è una nazione che crede nel futuro e nei giovani, c'è molta sicurezza e i servizi funzionano in maniera impeccabile. Inoltre, la natura è rigogliosa che c'è quaggiù è qualcosa di eccezionale.

Nonostante mi abbiamo prorogato il periodo di prova a sei mesi, perchè ho faticato ad ambientarmi, alla fine ce l'ho fatta e adesso ho un contratto a tempo indeterminato con un buono stipendio, grazie al quale posso permettermi alcuni vizi.
Devo tutto questo al signor Dames, che mi ha permesso di entrare in contatto con questo Istituto, ed alla mia tenacia e forza di volontà. Adesso riesco a districarmi meglio con la lingua e fra un mese inizio un corso di B1.
Adesso mi piace lavorare qui è penso che potrò trascorrerci il resto della mia vita.

 

Matteo

 

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